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Rimini in eta' augustea

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Rimini conobbe un periodo di grandi mutamenti economici e sociali conseguenti alla pacificazione di quegli anni.

La suddivisione dell'Italia in undici regioni si deve ad Augusto, alla octava regio appartenne anche Rimini. Queste regioni non avevano compiti amministrativi e servivano per i censimenti promossi da Augusto per conoscere le popolazioni italiche.

Le città  e le colonie godettero in questo periodo. Per circa un secolo le città  godettero di grande autonomia; il potere centrale fece finanziamenti cospicui per le imprese pubbliche: venne infatti costruito l'Arco ed iniziato il ponte sul Marecchia , vennero lastricate le strade della città , si realizzarono fogne e rialzamenti del suolo;  ci fu la costruzione del teatro e la monumentalizzazione del foro, oltre al restauro di strade come la via Emilia e soprattutto la Flaminia.

Mutò l'organizzazione  amministrativa della città , che fu divisa in sette vici esattamente come Roma e Antiochia. Le frazioni ad ora conosciute sono: Aventinus, Cermalus, Dianensis , Fortunae o Forensis, Velabrensis.

Due magistrati (i duoviri) reggevano insieme il governo della città , i aediles avevano compiti di polizia urbana, e i quaestores, mansioni più amministrative.

Bibliografia: Storia di Rimini di O. MARONI, M.L. STOPPIONI, Soc. Editrice Il Ponte Vecchio Cesena