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A Rimini nasce l’Ufficio Biciclette

Notizia pubblicata il 21 gennaio 2011



Categoria notizia : Fatti Curiosi


L’assessore alla mobilità, Juri Magrini, ha confermato che presso il Comune di Rimini sarà aperto l’Ufficio Biciclette che promuoverà diversi progetti, iniziative, verificherà e analizzerà futuri piani urbanistici di mobilità lenta e tutelerà i cittadini che scelgono la bicicletta: ecologica e conveninte.

Questo è stato il risultato ottenuto dopo l’accordo stipulato qualche anno fa tra il Comune, le associazioni di ambientalisti, pensionati e i sindacati. Magrini ha menzionato che presto sarà migliorato il ‘bike-sharing’ in città, che da la possibilità ai cittadini di noleggiare le due ruote in diversi punti del centro cittadino.

Le biciclette comunali saranno immatricolate, ma anche le bici private potranno avere una propria marcatura personalizzata, che sarà inserita in un database nazionale. Ciò significa che se la bicicletta viene rubata, verrà cercata in tutta Italia. Quando il progetto a due ruote sarà ultimato, le bici saranno assicurate proprio come motorini e auto.

Magrini ha aggiunto: “Anche Rimini ha bisogno di cambiare rotta. Il trasporto privato deve essere sempre più sostituito da quello pubblico e da altri mezzi, come le biciclette. Con questo nuovo ufficio creiamo un giusto strumento per promuovere iniziative che facciano capire a tutti che l’utilizzo dei mezzi ecologici è molto più conveniente delle auto. Mi auguro che questo ufficio diventi un punto di riferimento per la prossima amministrazione comunale, che dovrà continuare questo percorso. Anche sul sito del Comune fra poche settimane attiveremo un link per questo ufficio”.

Gli studenti del geometri ‘Belluzzi’ e del liceo scientifico ‘Einstein’, stanno lavorando ad un progetto per la realizzazione di alcuni percorsi ciclo-pedonali nel gragitto casa-scuola, che sarà preso in considerazione dagli addetti comunali.

L’intero piano urbanistico di Rimini, sarà inoltre analizzato da un comitato tecnico-amministrativo composto dai sindacati, alcuni amministratori e singole associazioni locali come i pensionati e “Pedalando e Camminando”, per integrare le piste ciclabili.