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Notizia pubblicata il 19 marzo 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


SUL CRINALE dell’Alpe di San Benedetto e del Muraglione, dalla Fiera dei Poggi al Monte Peschiena, dovrebbe essere realizzato un impianto eolico di grandi dimensioni.

Il territorio interessato riguarda amministrativamente la Regione Toscana e il Comune di San Godenzo, ma dal punto di vista paesaggistico e naturalistico interessa anche la Romagna, perché si tratta della zona sovrastante la cascata dell’Acquacheta (dove arriva il comune di San Godenzo) e ai confini del Parco nazionale.
IL PROGETTO della multinazionale ‘Infrastrutture spa’ è stato presentato alla fine di febbraio, durante una pubblica assemblea a San Godenzo e a Firenze. Entro il 26 marzo dovranno arrivare alla Regione Toscana le osservazioni di enti e privati interessati. Una decina di famiglie della zona e alcune associazioni ambientaliste sono già in allarme, tanto che a San Godenzo è sorto il ‘Comitato spontaneo Ariacheta’, che cerca di ridimensionare il progetto. Alessandra Pini, sindaco di San Godenzo da dieci anni, chiede di «non lanciare allarmismi» e spiega: «Il progetto, con tutta la documentazione necessaria richiesta dalle leggi vigenti, è stato consegnato il 9 febbraio scorso alla Regione Toscana, che dovrà valutare in particolare l’impatto ambientale e poi il progetto esecutivo. Anche noi stiamo valutando quali osservazioni fare».
A QUESTO PROPOSITO domani sera, alle ore 21, si terrà a San Godenzo un consiglio comunale aperto alla popolazione, durante il quale i tecnici del progetto lo spiegheranno agli amministratori e alla popolazione. Spiega ancora il sindaco: «Il monitoraggio richiesto e lo studio sono stati effettuati da un gruppo guidato dal professor Corti del dipartimento energetico dell’università di Firenze». Il progetto contiene sei alternative.
Quella massima prevede l’installazione di 14 torri alte 105 metri, alla cui sommità sarà collegata un’elica con diametro di 100 metri, raggiungendo così un’altezza di circa 150 metri (per fare qualche paragone: 85 metri è il campanile di Giotto a Firenze e 97 metri la Torre degli Asinelli di Bologna). Le torri occuperanno oltre 5 chilometri di crinale. Ogni pala dovrebbe produrre un massimo di tre mega watt l’ora, l’equivalente di consumo di energia per tremila famiglie.
PRECISA il sindaco di San Godenzo: «Fra le sei ipotesi del progetto, la Regione Toscana dovrà scegliere la migliore».

Il primo cittadino ci tiene a sottolineare che il progetto è in linea con la scelta di energia alternativa, senza nascondere che i suoi concittadini ne avranno anche un vantaggio economico. Infatti, un accordo fra la Società Infrastrutture e il Comune prevede a quest’ultimo il 3% del fatturato come minimo garantito, cui si devono aggiungere «altri trasferimenti accessori». Assicura il sindaco: «Questi soldi sono destinati ad opere pubbliche, alle bollette dei cittadini e per interventi di privati sul risparmio energetico». Ma il Comitato Ariacheta chiede «impianti più piccoli, compatibili col paesaggio e l’insediamento umano». Il progetto farà discutere a lungo.

foto by http://www.flickr.com/photos/naxa/