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Torneo Vip Tennis

Notizia pubblicata il 21 giugno 2007


A Milano Marittima, pronto a giocare in coppia con Ancelotti il torneo Vip di tennis. Poi volerà in Sardegna Pippo al mare: la famiglia e un altro sogno «Mi manca una Coppa...». E affida la caviglia a una massaggiatrice

MILANO MARITTIMA - Ecco cosa ci vuole dopo una stagione lunga e dispendiosa: una buona vacanza al mare con la famiglia. I genitori, il fratello Simone, il nipote Tommaso, che promette di diventare alto come gli zii. Superpippo Inzaghi non tradisce Milano Marittima, dove ha preso casa, dove è coccolato, assistito e fin troppo "cercato". Concedersi sì, la popolarità ha i suoi inconvenienti dorati, ma cercare di dosare gli impegni pubblici. Allora, la spiaggia è privata e "protetta", ma muoversi per le strade non è uno scherzo. Più divertente sarò giocare il torneo di tennis dei vip che inizia oggi e nel quale Inzaghi farà coppia con il suo allenatore, Carlo Ancelotti.
La notte di Atene, quella della Champions, un'altra estate da delirio dopo quella del Mondiale. «Ma questo trionfo - dice - lo sento molto più mio». Mica è un caso: i suoi due gol hanno proiettato il Milan sul trono d'Europa. «Per una settimana da quella vittoria mi sono svegliato a ogni ora della notte, credendo che non fosse vero niente». Un incubo insomma. Per poi scoprire che la realtà era ben diversa.
Dimenticare il calcio del tutto: ma come si fa? Si torna alla famiglia: «Ad Atene ero felice soprattutto per i miei genitori. Nella festa di San Siro, mentre c'erano i fuochi d'artificio, mia madre mi stringeva forte: per me non c'è niente di più bello». Papà Giancarlo è lì vicino, appena tornato da una battuta di caccia in Argentina.
Il presente è Milano Marittima, il futuro prossimo la Sardegna: «Con me verrà un fisioterapista del Milan: quest'anno la preparazione dovrà essere curata in ogni dettaglio, non sono mica più un ragazzino...».
No, ma lo spirito è quello: «Ogni tanto la sera mi riguardo le cassette di qualche partita, per restare in allenamento anche con la testa. E penso al Milan, all'unico traguardo che mi manca: la Coppa Intercontinentale. Sì, penso un po' anche al fatto che sono vicino ai 300 gol in carriera...».
Meno a un contratto in scadenza nel 2009, che si dice potrebbe prolungare a suo piacimento. «Dipendesse da me, non smetterei certo nel 2009. Questo lavoro mi piace troppo, è la mia vita. E Galliani mi ha detto la cosa più bella che mi poteva dire: "Sei un po' come Maldini, deciderai tu quando smettere"».
Ma al futuro prima o poi bisognerà pensare, anche se è certo che sarà rossonero. «Sì, mi piacerebbe restare nell'ambiente e allenare i ragazzini».
Sotto l'ombrellone si può pensare e sognare, magari che i due Inzaghi possano tornare a giocare insieme: «Sarebbe troppo bello, al momento spero solo che Simone stia bene e possa tornare a giocare con continuità, nella Lazio o in un'altra squadra».
Basta, è ora di dedicarsi ancora al sole, magari a un po' di beach volley. Ma in testa c'p un tarlo: battere il Boca nella finale dell'Intercontinentale. Poi Superpippo avrebbe vinto davvero tutto e non avrebbe ancora appeso le scarpe al chiodo. Alla faccia di chi lo dava per finito o gli dava del cascatore. Adesso, finalmente, a quasi 34 anni ha messo d'accordo tutti. Ma proprio tutti. (Fonte LIBERTA' di giovedì 21 giugno 2007)