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Con Rabarama si vede 'doppio'

Notizia pubblicata il 03 luglio 2008



Categoria notizia : Cultura


« RABARAMA» é lo pseudonimo di Paola Epifani, 39 anni, figlia d'arte perchè il padre é uno scultore e la madre una ceramista. La mostra delle sue grandi sculture verrà  inaugurata ufficialmente oggi a Cesena e a Cesenatico ma già  da qualche giorno attirano la curiosità  dei passanti.

Le due amministrazioni si sono avvalse della collaborazione artistica di Silvia Arfelli che dirige l'agenzia " La Maya Desnuda" di Forlì. A Cesena le sculture sono collocate vicino al teatro Bonci, Palazzo del Ridotto, Palazzo Comunale e in via Strinati; a Cesenatico davanti al Museo della Marineria lungo il porto canale e in piazza Andrea Costa (quella del grattacielo). La mostra durerà  fino al 7 settembre.

UNA "LOCATION" che richiama la possibilità  di uno stretto dialogo dell'arte coi fruitori, non a caso le sculture possono non solo essere guardate ma anche toccate e giudicate e così donare le emozioni che sempre offre il bello artistico, ma non solo. E infatti la bella Rabarama non s'é per niente indispettita quando ha saputo che i bambini avevano tentato di scalare queste sculture, anzi in qualche modo s'é compiaciuta ed entusiasmata. Il bronzo di cui sono fatte le figure umane scolpite assume un colore più caldo grazie al fatto che viene dipinto con disegni geometrici, lettere e tasselli di puzzle o a nido d'api. «Le prime che realizzavo - dice l'artista - erano così a incastro o a puzzle anche perchè esprimevano una sorta di negatività  nel dire che noi siamo privi di "libero arbitrio", con le opere successive sono diventata più positiva e poetica nel relazionarmi con l'energia che ci circonda. Forse Qualcuno da lassù mi ha aiutata».

E' IL SECONDO anno (nell'estate 2007 furono scelte le opere di Lodola) che Cesena e Cesenatico si gemellano per offrire ai cittadini e agli ospiti della riviera una mostra di buon livello. Il sindaco Giordano Conti ieri ha detto che intende caratterizzare sempre più Cesena come città  d'arte. Dal canto suo, il collega di Cesenatico Nivardo Panzavolta, "falsamente indispettito" dalla comunicazione che la mostra costava complessivamente 40mila euro, ha comunque detto che iniziative come questa « qualificano il turismo».

(foto di http://www.flickr.com/photos/szalmo)