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‘Partenope’, ovvero la riscoperta del barocco. Oggi al Comunale il ‘gioiello’ di Häendel

Notizia pubblicata il 08 febbraio 2009



Categoria notizia : Spettacoli


«PARTENOPE» di Georg Friedrich Häendel, primo titolo del compositore tedesco esterno ai canoni dell’Opera Seria, fu rappresentato per la prima volta al King’s Theatre di Londra nel 1730 su libretto di Silvio Stampiglia. Vi si narra la storia della regina vergine - guerriera Partenope, fondatrice di Napoli, che deve scegliere tra gli amori di tre nobili pretendenti.

LO SPETTACOLO, che andrà in scena questo pomeriggio alle 15.30 al teatro Comunale ‘Luciano Pavarotti’ (in replica martedì alle 20.30), è coprodotto con il teatro Comunale di Ferrara (dove ha debuttato in gennaio), il teatro San Carlo di Napoli e l’Opéra National de Montpellier Languedoc-Roussillon, ed è la prima rappresentazione italiana in epoca moderna di quest’opera, realizzata in occasione del 250° anniversario della morte del musicista.
L’INTERPRETAZIONE orchestrale è affidata all’Accademia Bizantina di Ravenna diretta da Ottavio Dantone, uno dei più raffinati e vivaci ensemble di musica antica presenti sulla scena internazionale. Protagonisti vocali Sonia Prina, Marina De Liso, Elena Monti.
IN REGIA Giuseppe Frigeni, che aveva già firmato la Turandot modenese del 2003, coregista e coreografo di Robert Wilson. «Il mio intento — racconta Frigeni — è stato quello di non attualizzare il racconto aggiornandolo in un contesto scenografico e drammaturgico naturalistico, ma esasperando l’aspetto formalistico e artificiale della tradizione barocca, più incline all’effetto che al contenuto. Ho voluto insistere sull’aspetto ornamentale del barocco, su certe attitudini o posture coreografiche che possono anche apparire desuete ma che costituiscono un codice figurativo comune a molte tradizioni teatrali tipiche della commedia dell’arte o del teatro dei pupi siciliani». g. d. c.

foto by http://www.flickr.com/photos/50461467@N00