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Luca Giardullo

Notizia pubblicata il 01 febbraio 2007


Un etto di comicità con Elisa, bara e piadina con Giardullo. Qual è la sua specialità?«Sono una monologhista che parte dalla realtà: per questo il mio pezzo forte è da anni il single, poi adesso ho allargato il mio repertorio e parlo di donne, di coppie, del quotidiano insomma»

Laboratorio Zelig on the road

. Zelig, quindi: ma è meglio il teatro o la tivù?«Beh, a teatro ho portato il mio Elisa Show nel 2006, uno spettacolo di circa 2 ore ben lontano dai tre minuti televisivi. Certo, il teatro è bellissimo, dà modo di rilassarti sul palco e divertire divertendoti. Ma la tivù permette visibilità e apre anche il teatro. Altrimenti devi combattere da solo».E in attesa di Un etto di Elisa, il 4 febbraio a Montescudo, sentiamo un altro "nuovo comico", Luca Giardullo da Savignano: «Anche io sono del "gruppo di Riccione" dove con mia sorella portavamo la "televendita di don Bidon Bidone del Rubicone", ispirata alle trasmissioni di tante televisioni locali. Poi Politi mi ha chiesto di fargli da spalla e così seguendolo nei suoi spettacoli è nato il mio personaggio, il Becchino»Un po' macabro?«Ma comico: e in cui metto anche un po' di Romagna, con la bara in piadina. Ma non mi fermo a questo: voglio imparare anche le cose più "serie" in questo laboratorio per poter reggere spettacoli "veri"».E i suoi maestri?«Ammiro moltissimo Benigni: ma credo che soprattutto occorra capire se stessi. E ho capito che la mia caratteristica è il ritmo, il crescendo delle battute che lascia il pubblico non sazio, ma con un po' di "appetito".. Satira a Zelig? È giusto dire le cose che sono evidenti, sia in politica che negli altri campi. Qui ti vengono date delle regole: e se non ti stanno bene, sono fatti tuoi. Ma anche questi limiti fanno "crescere"».Biglietti: 10 euro, ridotti 5 e 7 euro. Info e prenotazioni: 0543/64300.