Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Goldin lascia Rimini

Notizia pubblicata il 13 dicembre 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


La mostra ‘Parigi gli anni meravigliosi’ non è stata poi così meravigliosa, paragonandola con l’anno scorso. Siamo sotto di 9.000 presenze. Goldin ne prende atto e annuncia che nel 2011 non organizzerà più mostre per Rimini.

Un insegnante di storia dell’arte in una scuola superiore del Cesenate, ha scritto di non essere molto sorpreso. Nella lettera viene spiegato che negli ultimi 10 anni Goldin non è mai stato consistente, come ad esempio nel caso di Treviso e Brescia. Le prime mostre sono sempre andate benissimo, il problema però viene sempre poi: le presenze si fanno desiderare e l’uomo/professionista Goldin se ne lava le mani, accusando le città e gli enti pubblici/privati, che fino a quel momento lo avevano pagato profumatamente.

Il ‘modello culturale’ attribuito a Goldin è in stile ‘cavalletta’, ovvero promuovere le mostre intensamente per poche stagioni senza però consolidare il concetto vero di cultura che poi non cresce e si disperde nel tempo. Il suo concetto di successo si traduce in biglietti staccati all’ingresso delle mostre che artisticamente hanno anche degli abbinamenti alquanto singolari, come ad esempio il binomio tra Caravaggio con un pittore come Nunziante, che per la chiesa è solo una bestemmia!

Nella lettera, Goldin viene definito come un’artista della toccata e fuga, paragonato al protagonista del film ‘Wall street’ di Olver Stone, interpretato da Micheal Douglas, Gordon Gekko.

L’insegnate Cesenate ha concluso spiegando che Rimini non deve rimpiangere Goldin e che la cultura ed arte contemporanea non hanno bisogno di lui.