
E' vero amore? La Riviera arma i suoi 007 per scoprirlo
Notizia pubblicata il 17 agosto 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
HA LA DELICATEZZA della favola e l'icasticità del mito tragico l'opera prima di Salvio Formisano, " L'accordatore di destini", in cui il protagonista é un uomo ferito e al bivio che lavora temporaneamente in un'agenzia investigativa. Il suo compito é quello di pedinare coppiette furtive e raccogliere le prove delle "corna".
Davanti ai suoi occhi prende corpo un paesaggio umano spesso gretto, devastato da ripicche e vendette, in cui gli amanti fedifraghi sono a volte più innocenti dei coniugi traditi. Canzoni di Paolo Conte come lessico di seduzione, poesia come bisogno primario, estraneità esistenzialista di fronte all'inanità del mondo.
Ma é nella realtà assai più plumbea della Riviera che il calendario della trasgressione s'arricchisce di capitoli impudichi nel mostrare le scorie tossiche di una quotidianità degradata dalla noia. A raccontarceli sono gli occhiuti "007" marini. « Corna! Quanta paura hanno i maschi delle corna!», recita una canzone di Gianna Nannini. «Ne hanno ben donde», spiega Roberto Magnani, responsabile dell'agenzia Affari Interni di Rimini. «L'infedeltà coniugale femminile sfiora l'80 per cento. E le quaranta-cinquantenni, agguerritissime, tradiscono più delle trentenni. Come quella casalinga, moglie e madre, con qualche scheletrino nell'armadio che stavamo pedinando e che a sua volta ci ha fatto pedinare per scoprire se era seguita».
«Quello che più importa é che un investigatore sappia evitare di diventare a sua volta soggetto dell'indagine. E a me, purtroppo, una volta é accaduto», ammette Massimo Cedrini dell'Agenzia Hitchcock di Rimini e San Marino. Partiamo dall'inizio. «Un ingegnere veneto sposato, con amante dell'Europa dell'Est, 28 anni, avvenente, tre mini lauree, un giocattolino da mezzo milione di euro l'anno, mi ha incaricato di verificarne la qualità morale in situazioni a rischio. Come quella della permanenza in un hotel. Più che della fedeltà gli interessava scoprire se si sarebbe fatta dare del denaro. Così l'ha fatta traslocare in un albergo di Riccione e in più mi ha chiesto di corteggiarla. La corte, tra cene in disco e gite in barca, é andata a buon fine. Ma di soldi la donna non ne ha mai voluti. Solo che ho finito per perderci la testa».
MA A VOLTE non tutti i sospetti vengono per nuocere. E' il caso di un signore di San Marino la cui moglie se ne va tutti i giorni in spiaggia con un'amica dalle 10 alle 12 . Macchina, sole rovente e finalmente sabbia e ombrelloni. «Le due, a passo di carica si fanno chilometri di battigia. Dall'acquario di Rimini fino a Villa Mon Amour di Miramare. Costume e telecamera, cerchiamo di non farci seminare. Per noi é stato un inferno». Per il marito, ovviamente, no. Michela Pompili della Leader Security di Riccione sfoglia le storie dei tradimenti in famiglia. «Ha stupito pure noi quello di una signora di 35 anni, della zona, che aveva una relazione con un amico intimo di suo suocero, di suo padre e anche del marito».
Poi ci sono gli evergreen della trasgressione vacanziera: dalle mamme che portano i bambini in sala giochi e si mettono a giocare col proprietario del locale all'immancabile flirt col bagnino». Alessandro Giuliani dell'agenzia Kontrol di Rimini, Pesaro e Fano racconta la storia di un padre sulla sessantina tormentato dal dubbio che la figlia 38enne non fosse realmente portatrice del suo gene. «Un bel giorno ci ha chiesto un'indagine a tutto campo. Da una tazzina di caffé ne abbiamo recuperato il dna: é risultata una perfetta estranea». Non manca l'episodio di omofilia. «Una donna che abita nel Riccionese ci ha fatto pedinare il marito ed é venuto a galla che frequentava una spiaggia gay. Per calarci nella parte ci siamo dovuti denudare. E così la moglie che s'aspettava una bionda ha scoperto che il suo rivale era un brizzolato».
foto by http://www.flickr.com/photos/