New Orleans o il celebre falsario? Ogni storia merita il grande schermo
Notizia pubblicata il 15 giugno 2008
Categoria notizia : Musica
NEL 1976 Edo Bertoglio e Maripol arrivavano a New York dall'Europa e diventavano protagonisti della Factory e dell'universo warholiano. Nello stesso anno a Manchester quattro ragazzi fondano una band che ancora oggi influenza la musica. Sono i Joy Division di Ian Curtis.
L'etichetta che li pubblica si chiama, strana coincidenza, Factory e diventerà un culto. Proprio come questa band durata quattro anni che é stata raccontata da Gran Gee nel film "Joy Division" in concorso questa sera alle 22 al Biografilm Festival, nel penultimo giorno di calendario. Ieri abbiamo invece visto " Shake the Devil Off", storia di una comunità di New Orleans pronta a difendere la chiesa che era stata culla del jazz e sostegno fondamentale per gli sfollati dell'uragano Katrina.
Andando indietro di circa 15 anni ci troviamo davanti a un personaggio unico che sembra uscito dalla penna di uno sceneggiatore o da uno di quei film che giocano tra realtà e finzione. Lucio Urtubia é il suo nome, é un anarchico old school che vive a Parigi con moglie e due figli ed é stato uno dei più grandi falsari del mondo: continuando a fare il muratore ha truffato 20 milioni di dollari alla National City Bank e come un Robin Hood politico, stampando travel cheque, ha foraggiato i grandi movimenti rivoluzionari del Novecento. La storia é finita con la negoziazione della City Bank per far cessare l'attività clandestina. In questi giorni il signor Lucio si può vedere girare per il Biografilm Festival in attesa che questa sera venga proiettata la storia della sua vita, il film in concorso "Lucio" di Aitor Arregi e Josè Mari Goenaga, alle 20.
ANCHE incontri in questa giornata. Quello alle 16 al Lumiére 2 con lo scrittore Paul Collins cui viene consegnato il premio Lancia Celebration of Lives 2008 e quello alle 19,30 alla biblioteca della Cineteca per la presentazione del libro "Non avrai altro Cuore all'infuori di me". Vita e miracoli di un settimanale di resistenza umana, come recita il sottotitolo.
(foto di http://www.flickr.com/photos/bartjanvanvugt)