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Il turismo dice grazie a Internet

Notizia pubblicata il 20 luglio 2005


Il turismo dice grazie a Internet
19 luglio 2005
di Lele Dainesi (La Stampa)
Internet, spesso pensato dagli albergatori nostrani più come un costo, che come reale servizio, sta prendendo la sua rivincita ideale, candidandosi a rappresentare la vetrina più importante su cui farsi pubblicità.

"L'economia italiana attraversa la stagione economica più difficile del dopoguerra" sono le parole di inaugurazione dell'intervento del Presidente Luca Cordero di Montezemolo all'ultima assemblea annuale di Confindustria. Insieme ai dati sull'economia che va male, Montezemolo cita concrete e serene proposte per adattarsi ai tempi che cambiano, visto che alla metà del secolo Russia, India, Cina e Brasile saranno le più imponenti forze economiche mondiali e produrranno una ricchezza pari a quella attuale dei sei paesi più sviluppati. Per prendere atto di questo ci sembra inutile sottolineare che occorrono nuove regole, nuovi indirizzi di governo, politiche industriali che al posto di avvicinarci al modello cinese, enfatizzino al massimo le leve competitive italiane. "Dobbiamo rimettere in moto i meccanismi di selezione con due parole chiave: trasparenza e meritocrazia", afferma sempre Montezemolo che pensa alla concorrenza sui servizi come una ricetta ideale per il nuovo "pensare italiano".

E in effetti gli italiani sono famosi per la loro capacità di "dare servizio" e forse proprio il turismo potrebbe diventare un palcoscenico di prova per attirare i nuovi "padroni dell'economia mondiale" nei nostri alberghi e agriturismi. Internet da questo punto di vista ha fatto già molto, mettendo online, non solo le grandi catene del charme e relax o gli hotel 5 stelle delle capitali italiane, ma anche il piccolo agriturismo o l'albergo a conduzione familiare, dove il concetto di servizio è la base del lavoro quotidiano. I tassi di crescita più elevati si sono registrati proprio nel settore del turismo e dei trasporti, secondo una recente ricerca sull'e-commerce condotta da Confesercenti-Politecnico di Milano, che pesano insieme il 39% del mercato complessivo, con un giro d'affari passato in un anno da 371 milioni di euro a 762 del 2004. "Principalmente grazie a Internet arrivano oggi le prenotazioni più interessanti, di quei turisti italiani e stranieri che credono che venire in Italia a passare le loro vacanze sia ancora uno dei modi migliori per premiare la loro voglia di relax" secondo i proprietari di Cretaiole casale disperso nel mezzo della Val D'Orcia, con vista mozzafiato, resa anche bene dalle numerose foto che è possibile visionare sul sito.

"Si tratta ora di puntare sui nuovi servizi come la connessione a banda larga, la possibilità di sperimentare WiMax e WiFi, PC disponibili in tutte le camere; tecnologie a cui i nostri clienti si dimostrano sempre più interessati e che richiedono di poter utilizzare anche in vacanza", invece, secondo i proprietari de "Il Rutiliano" albergo in Pienza che grazie al fatto di essere la città natale di Papa Pio II, detto Piccolomini, primo tra i Papi rinascimentali, ha vissuto negli ultimi anni un grande riscontro di turisti; principalmente inglesi e tedeschi. "Certo i problemi oggi sono altri, i turisti, soprattutto gli stranieri, chiedono di potersi connettere per leggere la posta elettronica a qualsiasi ora e navigare per scoprire i luoghi da vedere nei dintorni. Guide e cartine non bastano più e dobbiamo anche attrezzarci a soddisfare queste nascenti esigenze high-tech".

Forse è dunque vero quello che afferma il Presidente Montezemolo, quando dice che la domanda di nuove infrastrutture oggi è ineludibile e che la meritocrazia sarà alla base del successo delle iniziative imprenditoriali dei prossimi anni, tanto che qualcuno già pensa che continueranno ad attirare turisti solo quelle realtà che si metteranno al passo con i tempi. Dei 15 milioni di italiani ormai abitualmente connessi alla Rete per soddisfare la loro voglia di informazione, negli ultimi 3 mesi del 2004 il 62% dei giovani interpellati ha dichiarato di essersi connesso da casa, lavoro o scuola e di questi, il 5% da luogo di villeggiatura.

E' soprattutto Internet, oggi a rappresentare la vetrina per le realtà alberghiere e per far conoscere al mondo alcune delle bellezze meravigliose di queste e di tutte le terre in Italia. Su Internet sono in molti oggi a scegliere le proprie vacanze, a prenotarle, a informarsi prima di partire di cosa vedere e del tempo che farà durante il soggiorno. Su Internet sempre più spesso si visionano camere e ci si fa un'idea dei prezzi, poi si telefona e ci si accorda; gli orari d'ufficio a cui chiedere informazioni in ogni momento non esistono più, oggi si chiama sui cellulari, magari domani ci saranno tour virtuali guidati. Intanto Internet è di fatto un grande catalogo di grandi operatori turistici, le Regioni e i Comuni di'Italia. E' un'Internet, quella "Italiana", anche piena di storia, che da la possibilità di prenotare visite a romitori e magioni templari e di assaggiare le possibilità di visitare chiese, musei, di fare passeggiate a cavallo, di solcare sentieri dimenticati.

"Ma non è sempre stato così", ci confessa Katia. "Quando abbiamo pensato al sito Internet del nostro agriturismo, Casalpiano, era difficilissimo parlare di siti da queste parti, la paura di incappare in qualche virus o di parlare con improvvisate aziende che facevano siti web, era molto grande, mancava completamente la cultura di che cos'era la rete e di quello che avrebbe potuto fare per il nostro lavoro quotidiano. Eppure, facendo quasi tutto da soli, appena abbiamo messo online i nostri servizi, la risposta è sempre arrivata e non è calata neanche oggi che la crisi si sente e come". Malgrado il ritmo altalenante del turismo in questi anni, la Toscana rimane una delle regioni a maggiore richiesta, seguita dal Piemonte e dalla Sicilia.

E' inutile girarci intorno, se molte delle ricerche di scenario attuali indicano come trend per gestire la transizione a nuovi modelli economici, quello della specializzazione, è ovvio che l'Italia debba fare del turismo una delle sue forze prioritarie.