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Il compositore 'minimalista' che piace ad Antonella Ruggiero. Stefano Ianne porta il suo 'Elephant Tour' all'Alighieri

Notizia pubblicata il 20 aprile 2008



Categoria notizia : Turismo


LA FACOLTà€ di Conservazione dei beni culturali conferisce oggi (alle 21) il quarto premio nazionale 'Dante Alighieri' alla Fondazione Carisbo. La cerimonia sarà  ospitata dal teatro Alighieri e a ricevere il riconoscimento sarà  il presidente della Fondazione, Fabio Roversi Monaco.

A seguire sul palcoscenico dell'Alighieri salirà  l'orchestra 'I pomeriggi musicali' diretta dal maestro Valter Sivilotti, con la partecipazione straordinaria di Antonella Ruggiero. Verrà  proposto il concerto Elephant Tour, con musiche di Stefano Ianne.

Il concerto, che comprende una sezione di musiche inedite e brani dal primo e dal secondo album del compositore, sarà  registrato dal vivo per la realizzazione del nuovo album e di un dvd, Mondovisioni, che uscirà  in ottobre. Originario di Padova, Stefano Ianne é ravennate a pieno titolo da quattro anni. « Ho iniziato tardi, a 17 anni, ascoltando i Beatles. Mi hanno condizionato emotivamente e sulla struttura della canzone. Ho capito come ci sia una 'matematica' precisa in quelle composizioni; l'ho ritrovata poi nelle canzoni di Lucio Battisti. Così - spiega Ianne, ricordando i propri 'primi passi' nel mondo della musica - quando ho iniziato a suonare la chitarra ho 'seguito' quell'esempio. Con qualche difficoltà  perchè sono mancino. Poi sono passato al basso, mentre la mia 'formazione' continuava, ascoltando ad esempio il primo album dei Black Sabbath».

STEFANO IANNE si sposta da una città  all'altra, 'obbligato' dai trasferimenti di lavoro del padre: Treviso, Civitavecchia, Roma, Spoleto, Udine, Venezia. «Nei rapporti con gli altri dovevo sempre ricominciare da capo e così la musica era la 'medicina' contro la mia solitudine. Tenendo conto di come, salto 'Tanto pé cantà ' di Nino Manfredi, non ho mai suonato brani di altri». Compone, quindi, ma senza conoscere la musica. «Ho studiato batteria jazz con Carlo Battisti ma ho dimenticato la scrittura musicale, che é 'relativa'. Gli esecutori devono seguire un percorso accademico, non c'é dubbio, ma a me non serviva e non serve. Oggi, nel panormaa della musica sinfonica contemporanea credo di essere abbastanza originale, vicino a Philip Glass, direi. Quando mi hanno paragonato a lui, dopo il primo disco, non sapevo chi fosse». E adesso? «Adesso sì. Mi piace».

IL COMPOSITORE veneto-ravennate ha un carattere 'difficile' («Molto difficile», dice per primo) e questo lo ha costretto a fare un po' tutto da solo. A pensare, insomma, alle varie melodie per ogni strumento. Realizza le prime colonne sonore, riceve i consensi e apprezzamenti. Poi incontra Valter Sivilotti, direttore d'orchestra, compositore e arrangiatore, ora stabilmente sua 'spalla' artistica. «Ho impiegato un po' di tempo a entrare in sintonia con Stefano - spiega Sivilotti - perchè dovevo coglierne l'aspetto emotivo. Poi i suoi lavori mi hanno convinto, sono in perfetta sintonia con il mondo contemporaneo; e Stefano é ispirato. Il suo minimalismo funziona perchè ha un nucleo 'sano' attorno al quale si muovono le piccole iterazioni».

Ma Ianne ha 'convinto', con la qualità  delle sue composizioni sinfoniche, anche un'artista altrettanto 'esigente' come Antonella Ruggiero. «Non aveva mai eseguito canzoni non realizzate per lei o sue. Ma - conclude Sivilotti - ha sentito molto vicina a lei le composizioni di Ianne. Per questo ha accettato di cantare in 'Elephant Tour'. Un evento raro, dunque». Il concerto, organizzato grazie alla collaborazione dell'associazione 'Angelo Mariani', vedrà  esibirsi anche i solisti Simone D'Eusanio e Alessandra Mostacci.

(foto di http://www.flickr.com/photos/clickykbd)