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Ranieri si confida: «Mai cantato a Ferrara, sono un debuttante» Primo concerto estense in oltre 40 anni di carriera

Notizia pubblicata il 03 febbraio 2009



Categoria notizia : Spettacoli


«HO RECITATO più volte a Ferrara ma non vi ho mai tenuto un concerto. Come cantante sono dunque un debuttante. E’ proprio vero che c’è sempre una prima volta».E la prima — attesissima — volta di Massimo Ranieri nella nostra città nelle vesti di cantante sarà domani sera (il ‘la’ alle 21) proprio sul palco di quel Comunale che l’ha visto tante volte protagonista.

«In scena il mio ricordo più bello — confida l’artista interrompendo per l’intervista le prove del concerto che ieri sera aveva in cartellone al Politeama di Genova — è legato alla prima de L’isola degli schiavi, nel 1995, sotto la guida del mio maestro, Giorgio Strehler. Per quanto riguarda invece la città, non potrò mai dimenticare il profumo di glicine che in primavera si sente camminando per le vie del centro di Ferrara. Al punto che ho consigliato alle componenti dell’orchestra e alle ballerine che mi accompagnano in questo tour di non perdersi per nulla al mondo una passeggiata quando torneremo, sempre al Comunale, il 5 maggio».
MA FERRARA per Ranieri, attore oltre che di teatro anche di cinema e film tv, vuol dire anche Michelangelo Antonioni e Florestano Vancini. «Che bella persona» commenta quasi sottovoce soffermandosi per un attimo a pensare a quest’ultimo e alla sua recente scomparsa. Il rumore, in sottofondo, di uno strumento appena accordato spezza il filo dei ricordi e riporta all’oggi e a questo spettacolo (prodotto da ‘La mole e il porto’) nel corso del quale Ranieri — che oltre ad esserne coautore con Gualtiero Peirce ne è anche regista — non solo canta i suoi brani più famosi ma, alternando ballo e recitazione, esegue anche per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d’autore degli ultimi decenni. Il tutto con le coreografie di Franco Miseria impreziosite dai costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sé.
E GIOVANNI CALONE (Gianni per parenti e amici), per tutti, dagli anni ’60, Massimo Ranieri, ogni sera prima di entrare in scena prova come se dovesse davvero debuttare uno spettacolo che in due anni ha accumulato oltre 300 repliche e altrettanti ‘sold out’. ‘Canto perché non so nuotare... da 40 anni’ il titolo. Perché? «Perché devo ai miei amici la mia carriera. Dato che non sapevo nuotare, mi minacciavano che qualora non avessi cantato, mi avrebbero buttato in mare. E così cantavo, cantavo e senza volere mi hanno indicato la strada».
Ma Ranieri (che scelse questo nome in omaggio a Ranieri di Monaco, spiega, «il ‘principe azzurro’ che sposò la bellissima Grace Kelly dimostrando che le fiabe possono diventare realtà»), ora sa nuotare?
«Nell’acqua sì, nella vita non ancora».

foto by http://www.flickr.com/photos/