
Ferrara. E con Battiato poesia, filosofia e grande musica al Comunale
Notizia pubblicata il 03 febbraio 2009
Categoria notizia : Musica
UN BAGNO di emozione allo stato puro: poesia, filosofia, grande musica. Franco Battiato domenica sera ha esaltato un Comunale gremito da un pubblico sì composto, ma che ha saputo anche lasciarsi trascinare nei momenti più esaltanti.Lui, il maestro, ha cantato seduto davanti alla sua orchestra — straordinario, tra l’eccellenza degli altri, il quartetto d’archi — e ha saputo stabilire con il pubblico un rapporto di paritaria naturalezza.
I commenti ai pezzi, il catanese li ha principalmente riservati alla prima tranche del concerto, quella più raccolta e intima. E allora eccolo introdurre ‘E più ti amo’, una delle cover tratta dal nuovo ‘Fleurs 2’, con un aneddoto che lo riporta con la memoria al suo trascorso di giovane interprete in cerca di gloria: «Ho cantato questo pezzo per la prima volta a vent’anni, in un provino che superai. Mi fece guadagnare cinque mila lire. Ma non furono i miei primi compensi: i precedenti risalgono a quando avevo tredici anni e cantavo sui carri alle feste di Carnevale di Acireale. Vista la confusione, non temevo nemmeno di stonare».
Il suo interagire con il pubblico è stato cortese e gentile, sua la richiesta di abbassare la luce che infastidiva la prima fila, ma anche divertente, quando l’annuncio di ‘Casta Diva’ ha provocato in una ragazza del pubblico un grido praticamente di gioia: «Bellissima». La risposta del maestro: «Sono d’accordo con te, te ne intendi veramente tanto...». Tra i pezzi proposti, ‘Inverno’ di De Andrè, che tanto successo ha riscosso a ‘Che tempo che fa’ di Fazio, ma anche ‘Mesopotamia’, canzone che Battiato ha ceduto a Morandi e Dalla per l’album che fecero insieme. Un pezzo che faceva ‘retrocedere’ il pubblico di Morandi, ma non quello del catanese. Addirittura ammirato davanti alla divina seconda parte, che si è aperta con una versione straordinaria di ‘La Cura’, pezzo che sembrava addirittura averlo stancato. Invece, per fortuna, il nuovo arrangiamento lo soddisfa e, forse, gli fa raggiungere il punto in assoluto più alto.
Ma il picco è proseguito con ‘I treni di Tozeur’, bellissima anche senza Alice, ‘Cafè de la Paix’, ‘La stagione dell’amore’, ma soprattutto con un’interpretazione a dir poco commovente di ‘E ti vengo a cercare’.
La serata si è poi conclusa con un paio di intensi bis, accompagnati dall’applauso prolungato e scrosciante del pubblico ferrarese.
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