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Congresso dell' International Society for the History of Rhetoric

dal 18 al 22 luglio 2011

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Bologna Altro

Descrizione dell'Evento

Il Diciottesimo Congresso Biennale della International Society for the History of Rhetoric (ISHR) si terrà in Italia, a Bologna, dal 18 al 22 luglio.

Il Congresso Biennale della ISHR, riunisce diverse centinaia di specialisti di storia della retorica provenienti da circa trenta diverse nazioni. Questo sarà il primo Congresso della Società che si tiene in Italia dopo il 1993.
TEMATICHE SCIENTIFICHE DEL CONVEGNO
La Società invita a presentare contributi che riguardino la teoria e la prassi retorica nelle loro connessioni con la storia. Per onorare l’origine dell’Università di Bologna il tema principale del Congresso sarà "Retorica e Diritto". I contributi che riguardano questo tema prenderanno in esame i punti di contatto tra retorica e diritto e le loro reciproche influenze nel corso dei secoli.
Sono anche benvenuti contributi che vertano su ogni aspetto della storia della retorica in qualsiasi periodo o linguaggio, così come sulla relazione fra retorica e poetica, teoria e critica letteraria, filosofia, politica, arte, religione, aree geografiche e altri elementi del complessivo contesto culturale.

PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE
Le proposte dovranno riguardare presentazioni della durata di 20 minuti, da tenersi in francese, inglese, tedesco, italiano, spagnolo o latino. Sono benvenute le proposte di contributi di gruppo, alle seguenti condizioni. Il gruppo deve consistere di 3 persone che trattino un tema comune in modo da formare un panel coerente. Una quarta persona responsabile della organizzazione del panel, ma che non presenta una propria relazione, ha il compito di introdurre e riassumere il contenuto dei tre contributi, mettere in risalto i risultati raggiunti dai tre studiosi e guidare una loro preliminare discussione prima che gli ascoltatori pongano le loro domande. Ogni partecipante deve presentare un proprio modulo di proposta per il proprio contributo individuale, specificando il gruppo del quale fa parte, e impegnarsi a far conoscere il proprio intervento al responsabile del panel prima del Congresso. Inoltre il responsabile dell'intero panel deve presentare un ulteriore modulo di proposta che chiarisca le finalità del panel proposto.
Le proposte per contributi individuali o di gruppo devono essere presentate on line (http://www.ishr-web.com/proposition.php).
Linee-guida per la preparazione delle proposte sono fornite in calce a questo messaggio. La lunghezza degli abstracts non deve superare 350 parole.
DATA ENTRO LA QUALE PRESENTARE LE PROPOSTE
Le proposte devono essere presentate entro il 30 aprile 2010.
Gli avvisi relativi ai contributi accettati saranno inviati entro la fine di agosto 2010. In qualche caso i partecipanti possono avere necessità di essere avvisati dell'accettazione della loro proposta in data anteriore, al fine di richiedere finanziamenti per la partecipazione. Noi cercheremo di venire incontro a queste richieste se esse verranno supportate da appropriata documentazione.
Informazioni sul Congresso, incluse quelle relative ad alloggi per i quali si negozieranno prezzi di favore, saranno fornite durante l'anno accademico 2010-2011. La quota per l’iscrizione al Congresso deve essere ancora determinata, ma indicativamente essa si aggirava intorno ai 125 euro / 150 dollari USA in occasione dei precedenti convegni. A giovani laureati e studiosi provenienti da alcune nazioni potranno venire concesse riduzioni sulla quota di iscrizione.
In attesa della vostra partecipazione,
Lucia Montefusco,
Presidente della International Society for the History of Rhetoric
Linee-guida per la presentazione delle proposte :
I membri della ISHR provengono da molte diverse nazioni e da moltissimi campi disciplinari differenti. Le seguenti linee-guida hanno l'intento di rendere più facile per noi mettere insieme e comprendere le diverse proposte. Il Program Committee raccomanda che tutte le proposte contengano:
1) una delimitazione - accessibile anche a un non-specialista – dell’ambito di studi interessato dalla proposta, inclusi il periodo cronologico, il linguaggio, i testi e le altre fonti coinvolte;
2) una definizione del problema trattato, del suo posto in relazione allo status quaestionis all'interno dell’ambito di studi preso in considerazione, e la sua importanza per la storia della retorica;
3) un sommario dei diversi piani argomentativi affrontati nel trattare il problema;
4) gli apporti e i risultati scientifici che ci si propone di ottenere.
L'Università di Bologna ha origini molto antiche che la indicano come la prima Università del mondo occidentale. La sua storia si intreccia con quella di grandi personaggi che operarono nel campo della scienza e delle lettere ed è riferimento imprescindibile nel panorama della cultura europea. L'Istituzione che noi oggi chiamiamo Università inizia a configurarsi a Bologna alla fine del secolo XI quando maestri di grammatica, di retorica e di logica iniziano ad applicarsi al diritto. I primi studiosi di cui si ha documentazione sono Pepone e Irnerio, quest'ultimo definito dai posteri "lucerna iuris". Con la consulenza di quattro doctores ritenuti suoi allievi, Federico I promulga nel 1158 la Constitutio Habita con cui l'Università diventa, per legge, un luogo in cui la ricerca si sviluppa indipendentemente da ogni altro potere. Dal XIV secolo alle scuole dei giuristi si affiancano quelle dei cosiddetti "artisti", studiosi di medicina, filosofia, aritmetica, astronomia, logica, retorica e grammatica. Dal 1364, viene istituito anche l'insegnamento di teologia. A Bologna trascorrono periodi di studio Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Guido Guinizelli, Cino da Pistoia, Cecco d'Ascoli, Re Enzo, Salimbene da Parma e Coluccio Salutati. (da http://www.unibo.it/Portale/Ateneo/La+nostra+storia/default.htm).
Il periodo di maggior notorietà dell'Università di Bologna fu contemporaneo certamente alla fioritura delle Artes Dictandi nel XII e XIII secolo. Esse furono precedute e preparate dallo studio della retorica, in particolare delle cosiddette Rhetorica vetus (il De inventione di Cicerone) e Rhetorica nova (la Rhetorica ad Herennium). Queste due opere, insieme alla Sacra Scrittura, fornirono la base culturale e dottrinaria ai professori dello Studio e ai governanti del Comune per organizzare una risposta all'ideologia della Cancelleria imperiale di Federico II. Il peso culturale, ed anche politico e sociale, del Dictamen è stato quindi enorme, come prova il ruolo giocato da Bologna e da altri centri universitari per dare un fondamento alla "rivoluzione borghese" dei liberi Comuni.

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