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Descrizione dell'Evento

"Beato il mondo che non ha bisogno di eroi, beato il mondo che ha bisogno di uomini". Il conflitto tra scienza e potere, etica e ricerca, responsabilità civile e salvezza personale.

Vita di Galileo, una delle opere più importanti di Brecht, è ricchissima di spunti di riflessione per l'uomo contemporaneo, dibattuto nella scelta fra mercificazione e valori profondi, fra anelito al potere e responsabilità, fra conformismo e isolamento. In scena, uno dei maggiori protagonisti della scena nazionale, Franco Branciaroli. Composto fra il 1938 e il 1943, il dramma è una sorta di "testamento spirituale" nella produzione brechtiana, sia sul piano teatrale che su quello del contenuto morale. locandinaUn capolavoro nei cui inquietanti chiaroscuri si possono intuire le vie per comprendere veramente il XX secolo e i suoi conflitti, ovvero le ombre e le contraddizioni del nostro presente. La storia percorre la parabola del grande scienziato pisano dal tempo dell'insegnamento a Padova agli ultimi anni vissuti forzatamente in "ritiro" a Firenze, sotto la sorveglianza della Santa Inquisizione:.
un'esistenza densa di entusiasmi, affermazioni, sconfitte, intuizioni. La rivelazione più clamorosa riguarda il Modello Copernicano: non è Galileo ad intuirlo per primo, ma per primo egli riesce a dimostrarlo scientificamente, grazie proprio all'uso di quel telescopio di cui si era impropriamente attribuito l'invenzione. Le conseguenze di tale dimostrazione sono dirompenti: la Chiesa non è disposta ad abbandonare la teoria tolemaica del geocentrismo, l'Inquisizione processa Galileo e gli pone una scelta fra le più laceranti. Restare fedele a se stesso, agli allievi, accondiscendere fino in fondo alla propulsione della scienza e ad essa sacrificare la vita, oppure salvarsi, abiurando le teorie rivoluzionarie? Lo scienziato deciderà per la salvezza.

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