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Descrizione dell'Evento

Anton Cechov,"lo scrittore", e Olga Knipper, "l'attrice", si sono scambiati 400 lettere, durante i loro "sei brevi anni d'amore". Da questo epistolario appassionato, ironico, poetico e commovente, ricostruiamo, in presa diretta, la loro storia intima, dal primo incontro, l'amicizia, la relazione clandestina, il matrimonio, fino alla morte di lui, annunciata ma repentina.

Giovedì 1 Febbraio 2007 - ore: 21,00
Gli Ipocriti presenta:
GIULIO SCARPATI - LORENZA INDOVINA
Una storia d'amore. (Anton Cechov e Olga Knipper)
Regia: Nora Venturini
Con: Lorenza Indovina e Giulio ScarpatiMusiche: Pasquale Scialò

E poi, il Teatro, terzo grande protagonista della pièce, la grande passione che li unisce ma nello stesso tempo li divide. Assistiamo, attraverso le lettere, alla genesi di "Zio Vanja", "Le tre sorelle", "Il Giardino dei Ciliegi". A sprazzi, vediamo nascere nel "pigro" Anton l'idea della commedia, prendere ispirazione da fatti concreti, nutrirsi di frammenti rubati alla realtà, svilupparsi e intersecarsi con la vita dei due amanti, fino a diventare creatura compiuta, passare dalle mani di lui a quelle di lei, per poi continuare a vivere sul palcoscenico.
Nelle lettere che Olga scrive dalla tournée, ad un Anton costretto dalla tisi a lunghi soggiorni in campagna, in paesi caldi, o in sanatorio, sentiamo gli echi dello spettacolo, dei successi e degli insuccessi, della vita di compagnia, dei fermenti del grande teatro russo di Stanislavskij.
Sullo sfondo della storia d'amore, vissuta per lo più a distanza, a rincorrersi, inseguirsi, desiderarsi, raggiungersi, separarsi, il passaggio del nuovo secolo, pieno di aspettative e inquietudini.
Il ritratto dei due artisti che emerge dal discorso amoroso, è estremamente umano, quotidiano, carnale; li sentiamo vicini, fragili, infantili, nelle loro paure, angosce, gelosie; quando, come tutti gli innamorati, scherzano, si provocano, dubitano l'uno dell'altro, o si prendono in giro, con leggerezza e ironia; ma il discorso, a tratti, si fa invece più profondo, malinconico, poetico, doloroso, specchio di una condizione esistenziale di nostalgia, di fuga da un destino di morte, di bisogno d'amore, di rincorsa perenne, irraggiungibile, della felicità. Che, come dice Cechov, non esiste. "La possiamo solo aspettare, sognare, desiderare?"

Ingresso: Interi ¤ 15,00 - Ridotti ¤ 12,00

Via P. Guidi · Isola dei Platani · 47814 Bellaria Igea Marina (RN) · Tel. 0541.343890 · P. IVA 03195930403

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