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Descrizione dell'Evento

Lenz Rifrazioni presenta a Parma "As a Little Phoenix" (16 febbraio-27 maggio), un nuovo progetto ispirato al tema delle metamorfosi nella creazione contemporanea, suggerito attraverso performances, installazioni, musica elettronica, dj sets, video art, clip art, digital art, che verrà presentato negli spazi industriali di Lenz Teatro, per l'occasione trasformato in Lenz Hall, ogni venerdì notte.

Il tema delle forme e della mutazione dei corpi, da anni dominante nella poetica di Lenz Rifrazioni, assume centralità linguistica in questo progetto. Corpo della ricerca teatrale, visiva, filmica, spaziale, sonora saranno le " Metamorfosi" di Ovidio ,   tradotte da Lenz Rifrazioni in una scrittura performativa contemporanea dal titolo "Radical Change".

"L'animo mi spinge a dire di forme mutate in corpi nuovi" - questo è l'incipit dei libri di Ovidio. E come sempre, attraverso un'estrema e radicale fedeltà alla parola del testo, sviscerata, tradotta e adattata per l'azione performativa, un originale lavoro di installazione scenica e creazione filmica, si edificheranno le nuove opere teatrali di Lenz Rifrazioni. All'interno del nuovo progetto artistico saranno create nove installazioni ispirate ad altrettante Metamorfosi: Pyramus_Thisbe, Philemon_Baucis, Phoenix, Hecuba, Ceyx_Alcyone, Orpheus_Eurydice, Cyparissus, Echo_Narcissus.

Le elaborazioni sonore e le ricerche musicali di Radical Change saranno curate da Andrea Azzali, musicista di forte cifra sperimentale che da diversi anni compone le partiture musicali dei lavori di Lenz Rifrazioni. Oltre alle proprie composizioni e ad un concerto (30 marzo), Andrea Azzali_Monophon disegnerà un percorso musicale che si allargherà ad altri musicisti contemporanei, italiani e stranieri, come Rechenzentrum , formazione berlinese composta dai musicisti Christian Conrad e Marc Weiser e dall?artista visivo Lillevan, (16 febbraio), l'artista poliedrico Bruno Dorella con Stefania Perdetti degli Ovo (20 aprile), l'inglese Robin Rimbaud aka Scanner (13 aprile), vera e propria star britannica della musica contemporanea ormai riconosciuta a livello mondiale, che ha recentemente presentato il suo lavoro alla Tate Modern di Londra e al Beaubourg di Parigi.

Completano il progetto i Dream Weapon Ritual, di Simon Balestrazzi e Monica Serra (2 marzo), al confine tra teatro, installazione e videoarte, ed alcune formazioni di ricerca musicale cresciute nell'area locale: Gianmarco Mora, i Nenia (23 marzo) i Bonora e gli Overtones (6 aprile).

Francesco Pititto curerà una rassegna di visual art. Il percorso, dedicato a produzioni video italiane e straniere caratterizzate da una forte sperimentalità linguistica, apre con la visione di Jan Fabre_performing arts movie e visual arts movie, una ricomposizione di storia artistica, divisa in quattro fasi, di uno dei più interessanti autori performativi della scena europea.

Molto innovativo è il progetto Video Art on line, una fruizione collettiva_live_della connessione in rete guidata da una preselezione di siti indicativi della più alta qualità raggiunta dalla video arte nel mondo, da Nam June Paik Studios (Korea), a Floria Sigismondi (USA), passando per Revolver Film Company (USA), Tokioloop (Giappone), Video Data Bank (USA), Moriartmuseum (Giappone).
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