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I ‘cuccioli’ di granchio che irritano la pelle? Segno di mare in salute

Notizia pubblicata il 19 luglio 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


LA PULCE di mare, quel dispettoso microorganismo marino invisibile che i cervesi, ormai abituati ai suoi leggeri ‘pizzicotti’ quando si tuffano in mare, non avvertono nemmeno più ma che continua ad infastidire i turisti e chi ha pelli particolarmente sensibili, in realtà non esiste, è un falso mito.

«Si tratta delle larve dei granchi nostrani — spiega Attilio Rinaldi direttore del centro di biologia marina di Cesenatico — che normalmente si schiudono proprio in questa stagione. Si tratta di un organismo di tipo planctonico, che quindi ‘nuota’ in mare, e che presenta un involucro rigido ricoperto da una sorta di spine poste a difesa del fragile organismo. Proprio queste spine sono la causa delle punture avvertite dai bagnanti».
RINALDI assicura che le larve non pungono volontariamente la cute dei bagnanti. «In realtà restano semplicemente ‘impigliate’ in alcune zone del corpo umano, principalmente tra le dita, o spesso tra i costumi da bagno e la pelle, provocando così il pizzicore, simile a quello che si percepisce la pelle entra a contatto con la lana di vetro. Tuttavia l’irritazione non è provocata da sostanze urticanti o velenose di cui le larve sono sprovviste. Va detto che è un fenomeno che si ripete ogni anno e che questa estate non presenta particolari incrementi. In ogni caso, questa fase in cui le larve sono protette dall’involucro spinato, dura circa sette o otto giorni ed il libeccio che sta soffiando con forza le porterà probabilmente al largo anticipatamente».
C’E’ un rfilesso positivo di questo fastidio. «Fenomeni di questo tipo — osserva Rinaldi — sono la norma in un mare vivo come l’Adriatico e non sono altro che un sintomo del buon funzionamento del suo ecosistema. Spesso tendiamo a considerare il mare come un ambiente sterile, piegato alle nostre esigenze, ma in realtà ci dimentichiamo che l’elemento ‘estraneo’ siamo noi essere umani e non gli organismi che lo popolano».
QUEST’ANNO, tuttavia, sono arrivate maggiori segnalazioni in merito alle punture del granchietto intento a diventare adulto, tanto da spingere l’assessorato al turismo a chiedere aiuto a Rinaldi per stilare una scheda informativa da distribuire agli Iat ed agli operatori turistici.

«La situazione — spiega l’assessore al turismo Nevio Salimbeni — è completamente sotto controllo, ma per tranquillizzare ulteriormente i bagnanti stiamo già fornendo, grazie all’aiuto di Rinaldi, tutte le informazioni del caso agli uffici Iat e agli operatori turistici che fossero interessati. Le punture di queste larve non comportano alcuna sorta di pericolo, semplicemente sono fastidiose e possono essere avvertite maggiormente da soggetti allergici. Eventuali arrossamenti, comunque, possono essere alleviati utilizzando comuni farmaci cortisonici o antistaminici».

foto by http://www.flickr.com/photos/jody_art/