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Le golosità per la Pasqua

Notizia pubblicata il 22 aprile 2011



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Pasqua è una festa anche della tavola! Quanti dolci invitanti, quante pietanze vengono preparate in questi giorni proprio per essere mangiate il giorno di Pasqua. E quanti simboli si nascondono in queste appetitose opere d’arte fornaia e pasticcera. Il pane soprattutto, una vera sfida tra Nord e Sud a suon di torte rustiche e golosità salate che nascondono antiche tradizioni devozionali.

A partire dalla torta al formaggio umbra, che la tradizione vuole venga cotta la notte del Giovedì Santo e immancabile nella prima colazione pasquale. E le delizie genovesi salate, torte a base di uova, parmigiano, ricotta e verdure, oppure ai carciofi e asparagi.
Come descrivere la bontà del casatiello partenopeo una pizza salata composta di pecorino, pancetta e altri salumi vari o della deliziosa scarcella pugliese, una treccia di pane calda e croccante, decorata sulla superficie da uova e confettini colorati? Il filo rosso gastronomico e devozionale di questo pane dalle mille forme è l’uovo che è comune a tutte le ricette e che spesso serve anche a decorare: simbolo per eccellenza della Resurrezione. Ad esempio nel pane antropomorfo della Sardegna, benedetto per essere mangiato la domenica delle Palme, nella colombina del trapanese, nelle pupazze abruzzesi, diffuse anche nel messinese e nel Lazio. Animaletti devozionali da mangiare salati e dolci o da appendere dalle mille significative forme: l’asinello che portò Gesù a Gerusalemme, la colomba che ricorda lo spirito di mitezza e di pace, il sole ridente, o la campana simbolo della festa e promessa della resurrezione. Anche preparare e mangiare assieme il pane a Pasqua ha un senso nella condivisione e nel tramandare alle nuove generazioni antichi gesti. I pani pasquali hanno, come ingredienti base, farina, uova, formaggio, zucchero o sale e grassi vegetali o animali. Sul profilo nutrizionale sono ricchi di macronutrienti (glucidi, protidi e lipidi), di micronutrienti, calorie e colesterolo variabili in base alla ricetta. Vanno, ovviamente, consumati in modiche quantità.