Teatro Forli. Otello, alla Rocca il dramma della gelosia

«OH, GUARDATEVI dalla gelosia, mio signore. àˆ un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre».

La descrizione più famosa, citata e perfetta della gelosia, la consegna alla storia il più grande poeta al mondo, al secolo William Shakespeare. Otello, e Jago, e la dolce Desdemona, sono archetipi, tipologie umane che ogni teatro almeno una volta rappresenta nell'arco della propria storia. Stasera alle 21,15 la compagnia Malocchi e Profumi porta il grande dramma della gelosia alla Rocca di Ravaldino, per la rassegna del Teatro arrocato, con Giovanni Belvisi nei panni  del Moro, Caterina Pasqui in quelli di Desdemona e Massimo Biondi in quelli di Jago.

Sarà  un Otello «breve chiaro e intenso», che si avvale della regia di Barbara Valenti: «La messa in scena é stata lunga e difficile - spiega la regista - anche perchè volevamo una rilettura di Shakespeare per abbreviare il testo ma conservando tutta la forza dell'originale». L'Otello é un classico, nel senso più calviniano del termine: in qualunque forma si rappresenti la sua incredibile e triste storia, ha sempre molto di nuovo da dire.

àˆ per questo che oltre a William Shakespeare, anche Giuseppe Verdi si cimentò con le vicende del Moro per creare uno dei suoi capolavori. L'arcitaliano dedicò all'Otello il penultimo dei suoi drammi, uno di quelli dell'età  matura, che debuttò alla Scala nel 1887. L'opera in quattro atti si basava sul testo originale, benchè Verdi avesse operato alcune modifiche. Trasposizione diversa da tutte le versioni shakespeariane di celluloide é quella del genio Orson Wells, che nel 1952 firmò il suo Otello. Biglietto 5 euro, info: 339-8032024.e. g.

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