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Solomon Burke, Irene e Zucchero Fornaciari a Bologna

Notizia pubblicata il 27 luglio 2009



Categoria notizia : Musica


DAL SOUL al parmigiano reggiano il passo è breve, anzi brevissimo, grazie al Festival della musica di Porretta.

Lo ha dimostrato ieri notte Solomon Burke, ospite d’onore e rituale, straordinario inteprete di un concerto finito alle 2,30, che si è messo a distribuire a tutti fette della ‘megatorta’ che gli era stata regalata dal caseificio sociale Fiordilatte di Gaggio Montano. Naturalmente, il mito vivente del soul ne ha fatto una sonora scorpacciata. In delirio per lui migliaia di spettatori nel Rufus Thomas Park. In mezzo ai fan c’era anche un artista d’eccezione come Zucchero il quale, oltre ad emozionarsi per l’esibizione a Porretta della figlia Irene, ha rivolto parole di apprezzamento per Graziano Uliani, ideatore e direttore artistico.

«Sono rimasto impressionato dalla gente ammassata per sentire una musica incredibile — ha detto Zucchero — Quello di Porretta è rimasto l’unico e il vero festival del soul puro. Qui c’è questa musica senza tanti artifizi e qui, per merito di Graziano, ho avuto l’onore di conoscere Rufus Thomas e Solomon con i quali ho poi collaborato fino a due anni fa. Se Uliani non avesse sostenuto con la sua incredibile passione una iniziativa di questo genere, non sarebbe durata tanto. E certo non si è arricchito...».

Il soulman italiano parla quindi delle sue due figlie. «La più grande — racconta — fa la stilista. Prima ha lavorato con Mariella Burani e con Cavalli e ora si è messa da sola. Speravo che Irene, la più piccola, diventasse una veterinaria ed invece ha preso la strada del canto. Quando l’ho sentita non le ho potuto impedire di farlo poiché la ritengo un talento naturale. Adesso dovrà fare la sua strada». Ed eccola l’erede di casa Fornaciari al suo esordio sul palcoscenico di Porretta. «Graziano mi ha giocato un brutto scherzo facendomi esibire dopo la grande Tony Green — commenta Irene — ma qui ci si sente a casa, con il pubblico assiepato a fianco del palco dove si alternano i mostri sacri del soul».

Così anche la 22esima edizione del «Porretta Soul Festival» è andata in archivio con il conclusivo appuntamento di ieri sera. «Lasciamo da parte le polemiche relative alla mancata partecipazione come musicista di Roberto Maroni — ha detto Graziano Uliani — cerchiamo invece di trarre insegnamenti da questa vicenda. Dal concerto rock di giovedì con il quale ha aperto Andrea Mingardi alle successive serate, non mi aspettavo così tanta gente. E’ stato un vero successo».

foto by http://www.flickr.com/photos/haagsuitburo/