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Morgan si Consoli, così è L'Italia

Notizia pubblicata il 06 febbraio 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Difenderei Morgan a spada tratta. Anche gli ansiolitici possono essere un veleno pesante, e molti sono i veleni legalizzati. Anche il cibo può esserlo, e tra i più letali». Da queste parole non si evince se Carmen Consoli sia felice o no.

Di certo non è confusa: «Morgan non è mai stato un esempio negativo per i giovani. È un bravo musicista, molto colto, profondo conoscitore di Bach. Lavora coi giovani. Ciò che gli è capitato è specchio della nostra società, molto borghese, amante delle maschere ».

PARLA DI MASCHERE la cantantessa catanese che Pirandello ce l'ha nel sangue, impegnata nell'Eletra Tour che prende il nome dal suo ultimo album e che la porterà lunedì a Cagliari e a seguire a Sassari, Torino, Verona, Milano, Palermo e Napoli.

«La cocaina - continua - è un problema di molti e non solo di comodi capri espiatori. Sul palco di Sanremo credo salgano non pochi consumatori abituali. Il Festival può farsi moralizzatore? Non credo. E la Rai in quanto Rai se portasse avanti tale missione non dovrebbe mandare in onda il novanta per cento dei politici». All'Ariston tornerebbe volentieri, magari tra gli ospiti: «Non ho mai rinnegato il Festival, è una vetrina unica.

Ci tornerei - puntualizza - con pezzi della tradizione italiana, Tenco oppure Endrigo». Da sempre lettrice onnivora, anche stavolta Carmen ha ceduto al fascino del mito, di quell'Elettra che un illustre critico definì grande lottatrice: «Elettra ha molte maschere, in quel caso indosserebbe quella di Minerva (dea della guerra, ndr). Ma è anche una flaccida osservatrice di ciò che le accade intorno, del gossip di allora. Ed è anche una figlia infatuata dal padre. Caleidoscopica Elettra».

L'abbondanza delle parole nei testi di una canzone non sempre va d'accordo con le necessità metriche, anche se Carmen sembra da tempo aver trovato la ricetta giusta: «Adoro la lingua italiana, credo riesca a esprimere bene il mio mondo interiore. Anche se spesso capiscono meglio l'intenzione dei miei brani a New York piuttosto che in Italia: il che vuol dire che la parola non è tutto.

Rimane un modello - spiega - il De Andrè de La guerra di Piero, il quale vede l'uomo che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore. In una semplice rima tutto il senso della guerra ». Mira in alto Carmen, nonostante i modelli proposti (o imposti) dalla nostra società a suo parere ricordino di più l'Orwell di 1984, dove vigeva lo slogan l'ignoranza è forza. Eppure l'unica remota speranza, come dice un verso di Non molto lontano da qui - hit dell'album insieme a Mandaci Una Cartolina dedicata al papà di recente scomparso - sta nella conoscenza: «È l'unica nostra salvezza, da questo governo e dai prossimi venturi. L'italiano tende in genere ad accontentarsi, dicendo basta che non tocchino me. Ma anche questa è omertà. E non accade solo in Sicilia»